Il Centro

Una vocazione educativa

Il Centre Méditerranéen d'Etudes Françaises, fondato nel 1952 da Jean Moreau, è un'associazione senza scopo di lucro, ausiliare dell'insegnamento pubblico e pioniere degli scambi internazionali per giovani
La sua cornice idillica di alberi e fiori che domina il mare e fiancheggia la montagna, come pure il suo suo teatro antico, costruito e decorato da Jean Cocteau tra il1957 ed il 1963, conferiscono al luogo, una dimensione unica

Infatti, il grande poeta rimane uno dei principali fondatori della vocazione educativa del luogo, che con la sua plurale e eterna opera, contribuisce alla pedagogia propria al Centro.
Dalla sua creazione in poi, questa scuola di lingua e civilizzazione francese, ha ricevuto quasi 280 000 studenti provenienti dal mondo intero.
Grazie al suo impegno culturale e grazie alla sua destrezza pedagogica, il CMEF resta un luogo frequentato annualmente da circa 4000 giovani e 200 insegnanti, nell'ambito dei suoi programmi. 

All'origine...

Il Centre Méditerranéen è stato fondato da Jean Moreau nel 1952 per contribuire alla pacificazione ed educazione dei giovani, dopo la seconda guerra mondiale. Allora, si faceva sentire l'impellente necessità di un posto di riconciliazione tra popoli e in particolare tra giovani francesi e tedeschi: permettere nuove forme di comunicazione e comprensione tra la gioventù, tramite lo studio della lingua francese, l'espressione artistica e la creatività erano gli obiettivi principali. Molto presto quindi, l'incontro divenne internazionale.

La bellezza mediterranea della Costa Azzurra costituiva un elemento di favore per la costruzione di questo progetto umanistico che fu sostenuto dall'OFAJ (l' Ufficio Franco tedesco per la Gioventu') dal 1963 in poi.
La vegetazione e la cornice idilliaca, l'"art de vivre", le emozioni comuni in un ambiente naturale accurato, hanno a lungo ripagato la semplicità dell'accoglienza .
Nel 1957, giornalmente vi erano rappresentazioni musicali, teatrali, ed é in questo periodo che si abbozza l'idea di un teatro all'aria aperta: e Jean Cocteau qui giunse, come sempre curioso, di una giovinezza vibrante. Nell'arco di quattro anni e fino a qualche mese prima della sua morte, disegnò e infine decorò l'anfiteatro e vi fece nascere, naturalmente, una vita culturale intensa grazie al suo amore per le arti sceniche e alla sua conoscenza di numerosi artisti del suo tempo.

Così nasce nel 1958 il festival franco-tedesco per la gioventù, al quale hanno partecipato in chiave amichevole grandi nomi dell'epoca: M. Millstein, A. Rubinstein, H. Scerina, R.Kubelick, Munichinger, I. Stern, P. Kuentz, N. Zabaletta, H. Dreyfus, A. Navarra, Guilets, Byron Janis, D. Oistrack, C.Jamet, C. Lardé, P. Lagoya, S. François, J.P. Rampal, J.P. Valez, M.Muller-Kant, G. Tacchino, A. Ciccolini, Magnardi, A. Scherbaum..., con il patrocinio personale di André Malraux e i direttori sucessivi d'Arte e Lettere. 
Da allora, la tutela dell'anfiteatro e le animazioni che vi sono rappresentate ogni estate nell'ambito degli scambi artistici internazionali furono, e sono tutt'oggi, un obiettivo principale per il piacere dei partecipanti.

Queste attività artistiche e culturali sono state completate fin dagli inizi, da corsi di lingua e civilizzazione francese che miravano alla scoperta della Francia, della sua lingua, delle sue tecniche e della sua cultura. Progressivamente, vi si elaborò una pedagogia d'avanguardia, evolutiva, che ha saputo adattarsi al contesto attuale dell'insegnamento della lingua e ufficializzarsi accanto ai collaboratori istituzionali.

Jean Cocteau: poeta senza tempo

Jean Cocteau è un artista poliedrico: poeta prima di tutto, ma pure romanziere, autore di testi teatrali, critico, sceneggiatore, regista, attore, disegnatore, pittore, costumista e creatore di decori per diversi spettacoli, questo artista coreografa  balletti e trova anche il posto per un dizionario musicale.

Jean Cocteau fa prova di un prodigioso dono di trasformazione ed uguale simbiosi con un'epoca, un'estetica o un altro creatore. L'ambizione di un'arte totale, messa in prima fila dalle ambizioni artistiche  dell'opera di Wagner alla fine del XIX secolo e poi sostituita all'inizio del XX dai Balletti russi, trova la sua incarnazione in Jean Cocteau.

Jean Cocteau è tutte le arti in una

"Un'opera d'arte deve soddisfare tutte le muse. È quello che io chiamo: Prova del nove". 

Jean Cocteau nasce il 5 luglio 1889 e si spegne l'11 ottobre 1963.

" Da sempre ho preferito la mitologia alla storia perchè la storia è fatta di verità che con il tempo diventano delle menzogne, e la mitologia è fatta di menzogne che diventano, al lungo andare, delle verità". JC

La maggioranza delle sue ultime opere di poesia grafica, riflettono la sua passione per la mitologia, come ne testimoniano, sulla Costa Azzurra, gli affreschi a Villefranche (cappella di Santo Pietro), a Cap d'Ail (anfiteatro antico del Centro Mediterraneo), e a Menton (Sala dei matrimoni). Lo stesso vale per le sue maggiori opere teatrali: Antigone, la Macchina infernale e Orfeo, e cinematografiche come La Bella et la Bestia e Orfeo.
Ciò che affascinava J.Cocteau erano la forza dei miti medievali, la loro eloquenza, la loro capacità di parlarci di soggetti essenziali dell'esistenza umana, con un tono semplice e allo stesso modo sorprendente.

Egli trasformò quest'ossessione in una creatività "mitografica" e seppe unire con abilità la saggezza antica, alle moderne sensibilità europee. Ed è così che Jean Cocteau esprimeva i limiti delle facoltà cognitive dell'uomo, i rapporti misteriosi tra il mondo visibile e invisibile, e tutto questo grazie all'aiuto, per esempio, del personaggio enigmatico della sfinge e dello specchio, attraverso il quale Orfeo va e viene.

Jean Cocteau al Centre Méditerranéen: 1957- 1963

"A Cap d'Ail, ho voluto per la Gioventù, scrivere sul cielo e sull'acqua"
Jean Cocteau - 1962

1957: Jean Moreau, fondatore e direttore del Centro Mediterraneo, invita J.Cocteau (che a quell'epoca abitava a Cap - Ferrat) a venire ad assistere alla rappresentazione di un'opera teatrale di Garcia Lorca, fatta dagli studenti internazionali, in una piccolo angolo verde  del Centro. Sedotto dal luogo ammirevole e dall'atmofera che vi regna, il poeta diventerà uno dei fondatori spirituali del CMEF e qui insegnerà e lavorerà, senza mai stancarsi, fino alla sua disparizione nel 1963. 

1958: Jean Cocteau tratteggia le prime bozze della scena dell'anfiteatro, modificate in seguito più volte. Nello stesso anno disegna il Grande Dio Pan.

1959: Jean Cocteau realizza la prima scena dell'anfiteatro.

1958 - 1961: Jean Cocteau lavora sull'acustica del teatro, sull'altezza della scena e delle casse acustiche del retro-scena. Durante questo periodo e fino al 1963, l'artista effettua nel Centro anche molti disegni su ceramica.

1961: Jean Cocteau evoca la sorte umana inscrivendo le parole "Komodia - Tragodia" sopra al cassone acustico e decora le porte rispettive del "Capra - piede" e   "Minerva".

1962: Jean Cocteau scolpisce i "Considerabili serpenti" e mette "l'Orfeo giacente" sull'orizzonte del mare e del cielo. Il suo occhio resta vivo e figura l'immortalità del poeta. In più, in quell'anno, egli realizza la scena attuale.

1963: Il 5 e 6 ottobre a  Milly-la-Forêt, Jean Moreau visita per un'ultima volta il suo amico poeta e questi gli offre due ultimi disegni. Jean Cocteau muore l'11 ottobre à Milly.